Lezione di Gherardo Colombo sui valori della Costituzione: Persona e Costituzione (parte II)
LEZIONI SUI VALORI DELLA COSTITUZIONE
in collaborazione con il Liceo Magistrale "Matide di Canossa" di Reggio Emilia
PARTE II
Lezione di Gherardo Colombo sui valori della Costituzione: Persona e Costituzione (parte I)
LEZIONI SUI VALORI DELLA COSTITUZIONE
in collaborazione con il Liceo Magistrale "Matide di Canossa" di Reggio Emilia
PARTE I
Giornate della Laicita’ 2014 – Nelle mani del dottore? (Flamigni, Mengarelli)
Evento n. 6
Dialogo tra Carlo Flamigni e
Marina Mengarelli
NELLE MANI DEL DOTTORE?
Il racconto e il possibile futuro di una relazione difficile
Giornate della Laicita’ 2014 – Francesco: abolisci il Concordato (Teodori)
Evento n. 3
Incontro con Massimo Teodori
FRANCESCO: ABOLISCI IL CONCORDATO
Il patto che umilia la libertà della Chiesa
e pesa sulle tasche degli italiani
Giornate della Laicita’ 2014 – Ripartire dalla Costituzione (D’Amico)
Evento n. 4
Incontro con Marilisa D'Amico
RIPARTIRE DALLA COSTITUZIONE
Giornate della Laicita’ 2014 – Costituzione e Bioetica: il caso della fecondazione assistita (Mori, Mengarelli)
Evento n. 2
Dialogo tra Maurizio Mori e
Marina Mengarelli
COSTITUZIONE E BIOETICA:
IL CASO DELLA FECONDAZIONE ASSISTITA
Giornate della Laicita’ 2014 – Scienza e Medicina: liberi di cambiare (Flamigni, Redi)
Evento n. 1
Dialogo tra Carlo Flamigni e
Carlo Alberto Redi
SCIENZA E MEDICINA: LIBERI DI CAMBIARE
Diritto d’amore
Stefano Rodotà affronta al Festival Filosofia il rapporto tra leggi e passioni. Estratto della lectio magistralis che Rodotà terrà oggi a Modena durante il festival di filosofia, dedicato quest'anno alla parola "Amore". (Repubblica 14.9.13)
""Nel 1943, nella Roma occupata dai tedeschi, uno dei maggiori giuristi del tempo, Filippo Vassalli, distoglie per un momento lo sguardo dal “tramonto sanguigno della nostra civiltà” e si dedica a un piccolo e raffinato libro nel cui titolo, inattesa, compare la parola “amore”. Inattesa, perché rompe la sequenza dei riferimenti a categorie giuridiche che vogliono ridurre il rapporto amoroso a un potere proprietario sul corpo del coniuge. E perché impone l’attenzione per quella che può apparire come una relazione impossibile – quella tra amore e diritto.
Nel definire la vita, Michel de Montaigne ne aveva parlato come di “un movimento ineguale, irregolare, multiforme”. Qualcosa, dunque, che per la sua intima natura si presenta irriducibile alle esigenze di un diritto che parla invece di eguaglianza, regolarità, uniformità, dunque di astrazioni che non tollerano l’imprevedibile, il volubile, la sorpresa. Lo stesso può dirsi dell’amore, che consegna alla vita il massimo di soggettività, la immerge nelle passioni, nell’intimo di motivi che la regola giuridica non può e non vuole cogliere, perché intende parlare il linguaggio della ragione e non dei sentimenti. Ancora una volta le ragioni del cuore che la ragione non può comprendere?