Iniziativa Laica I laici tendono a difendersi, e' ora di attaccare !

18set/19Off

Il ritorno dell’umanita’

Articolo di Michele Serra (Repubblica 15.9.19)

“”A chi giova l’accoglienza europea, via Italia, offerta agli ottantadue della Ocean Viking? Giova, intanto, agli ottantadue della Ocean Viking, sottratti all’umiliante e malsano bordeggiare di altre navi, prima di questa, in quel mare di nessuno che era diventato il Mediterraneo dei porti chiusi. Questo è un punto fermo: ottantadue esseri umani trattati con i criteri propri dell’umanità. Solo poche settimane fa non era scontato. Un giovamento conseguente, diciamo di secondo grado, meno vitale e però significativo, può concedersi quella parte non piccola dell’opinione pubblica italiana che viveva con angoscia, e con una certa vergogna, la politica gretta del respingimento pregiudiziale, quella che aveva trasformato ogni arrivo in una sconfitta e ogni cacciata (e ogni annegamento, nelle zone più feroci dei social) in una vittoria. È certamente poco, il sicuro approdo della Ocean Viking davanti a Lampedusa, rispetto all’enormità della questione migratoria dall’Africa, un gigantesco sconquasso geografico e politico che ha cambiato il volto (soprattutto il volto elettorale) di molti Paesi europei.

31ago/19Off

Citazione di Luigi Ferrajoli. Razzismo.

””Come la parità dei diritti genera il senso dell’uguaglianza basata sul rispetto dell’altro come uguale, così la diseguaglianza nei diritti genera l’immagine dell’altro come diseguale, ossia inferiore antropologicamente proprio perché inferiore giuridicamente”””

Luigi Ferrajoli

(È quanto avvenuto recentemente,  ancora una volta, in Italia, nei confronti delle minoranze di immigrati e marginali sottoposte allo stesso meccanismo di disumanizzazione attraverso il mezzo semplicissimo della limitazione dei diritti)

29lug/19Off

Discorsi d’odio e fake news. Giulietti (Fnsi): «Serve un’autocritica fra i giornalisti»

Articolo di Daniela Preziosi (manifesto 28.7.19) “Il presidente della Federazione della stampa: . Alcuni cronisti hanno inseguito l’onda dell’odio. L’Agcom fornisca di dati precisi. La provenienza degli autori del delitto non è stata verificata. Si apra un dibattito nelle redazioni”

“”«La caccia all’immigrato di venerdì sera non può essere archiviata senza una discussione autocritica anche al nostro interno». Beppe Giulietti oggi è presidente della Federazione della stampa, ma è stato parlamentare e segretario dell’Usigrai. Da sempre si occupa dei diritti di chi informa e di chi viene informato. Un mondo che dovrebbe essere – e sentirsi – sotto accusa almeno stavolta per aver contribuito attivamente alla «caccia all’immigrato» diffondendo la notizia falsa secondo cui l’assassino del carabiniere Mario Cerciello Rega fosse «nordafricano». E invece, con la confessione del giovane Finnegan Lee, tutto rischia di passare in cavalleria?

19lug/19Off

Citazione di Primo Levi. Se: “Ogni straniero e’ nemico”

”A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che “ogni straniero è nemico”, Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all’origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena, sta il Lager. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finché la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo.“

Citazione di Primo Levi (Prefazione a Se questo è un uomo)

5lug/19Off

Sea Watch. Ferrajoli: «Salvini fa un uso demagogico del diritto. Il suo e’ populismo penale»

Intervista a Luigi Ferrajoli di Roberto Ciccarelli (menifesto 5.7.19)  “«Il ministro sta promuovendo un abbassamento del senso morale a livello di massa. Sta ricostruendo le basi ideologiche del razzismo», intervista al filosofo del diritto”

“”Luigi Ferrajoli, Salvini ha sostenuto che Carola Rackete è una «pirata», dunque una «nemica dell’umanità», e per questo una «criminale». Che senso ha attribuire questa definizione a chi salva i migranti in mare per senso di dovere verso l’umanità?
Sono tutte insensatezze gravissime. Sul piano giuridico non ci sono dubbi. Carola Rackete non ha commesso nessun reato, come ha stabilito il giudice delle indagini preliminari Alessandra Vella. Ha agito nell’adempimento di un dovere: portare in salvo le persone salvate, imposto dal diritto del mare e comunque in stato di necessità. Semmai sono le autorità italiane che per 17 giorni si sono rese responsabili del reato di omissione di soccorso. Francamente è intollerabile che Salvini chiami «criminale» una persona appena prosciolta senza incorrere nel reato di ingiuria. Fatto per cui spero che Carola vorrà querelarlo. Ma, a questo punto, la questione giuridica è secondaria.
Perché?

13giu/19Off

L’Immigrazione e’ davvero un problema cosi’ grande?

Articolo di Carlo Rovelli (Corriere 9.6.19) “Esagerazioni. Non siamo ridicoli: la nostra civiltà non è in pericolo per l’arrivo di qualche straniero

“”Nella furia della polemica, la politica della Lega, ora primo partito d’Italia, viene più volte tacciata di «fascismo». Per una parte considerevole del nostro Paese, «fascista» è il peggior insulto politico. Per un’altra, non so quanto estesa, evoca quasi nostalgia, se non vanto. Talvolta i leader della Lega hanno strizzato l’occhio a quest’altra parte, con linguaggio o piccole azioni più o meno simboliche. Ma ci sono davvero somiglianze fra l’attuale politica della Lega e la politica dei partiti fascisti degli anni Trenta, in Italia, Germania e Spagna? Ce n’è una importante. Riconoscerla può essere indicazione utile per chi si oppone alla politica della Lega: la risposta attuale a questo aspetto della politica leghista, infatti, è forse nobile, ma mi sembra politicamente inefficace.
Mi riferisco alla strategia politica che fa di una questione marginale il centro del discorso politico, addita un gruppo minoritario come problema centrale, ingigantisce i problemi che questo gruppo solleva, ne fa il capro espiatorio per le difficoltà del Paese, e raccoglie consenso convogliando rabbia e paura contro di esso.

22mag/19Off

Salvini e i porti aperti. Chi salva il nostro onore

Articolo di Luigi Manconi (Repubblica 21.5.19)

“”La portavoce italiana di Sea Watch è Giorgia Linardi (quella ragazza bionda che appare talvolta in televisione). Non ancora ventinovenne, è nata a Como e ha lavorato presso l’Alto commissariato per i rifugiati e per Medici senza frontiere. Uno dei comandanti delle imbarcazioni di Open Arms è un giovane uomo, Riccardo Gatti di Calolziocorte (Lecco), in passato operatore in una comunità per minori. Colti, conoscono le lingue e sono curiosi del mondo e degli esseri umani: dalla provincia italiana ai mari tra Europa e Africa il passo può essere brevissimo. Nati negli anni in cui i muri dell’Europa venivano abbattuti, faticano ad accettare — come milioni di loro coetanei — che le frontiere risultino aperte alle merci e ai capitali e non a chi fugge da guerre e miserie, da conflitti tribali e persecuzioni etniche, religiose, politiche e sessuali.

17mag/19Off

Gli eroi dimenticati del bus

Articolo di Brunella Giovara (Repubblica 17.5.19) “A due mesi dal rogo a San Donato, non si parla più della cittadinanza a Rami e Adam. E i 51 ragazzi presi in ostaggio, tra incubi e paure, sono tutti seguiti dagli psicologi”

“”I bravi ragazzi sono piuttosto delusi, e anche arrabbiati. La cittadinanza italiana per meriti speciali è una chimera che non è mai arrivata, e lunedì fanno già due mesi dal giorno che sconvolse loro e anche tutta l’Italia. L’autista che prende in ostaggio il pullman con 51 studenti, due prof, una collaboratrice scolastica, lui vuole fare un grande gesto, dare fuoco a tutto sulla pista di Linate, ma i ragazzi sono svelti, veloci, furbi, pur nel dramma, nascondono un telefono e riescono a chiamare la mamma, e così arrivano i carabinieri, e il grande rogo che consuma il bus non brucia anche loro, anche se la cosa enorme che gli è successa quel giorno — era sulla strada per San Donato Milanese — resta «incollata nella mia testa, io non riesco a dimenticare niente di quel giorno. Io ricordo tutto perfettamente ».

18mar/19Off

Razzismo. Una settimana dell’UNAR contro ogni discriminazione

Apello di Luigi Manconi e Federica Graziani (17.3.19

“”Al di là delle opposte scemenze: una che si suppone “di sinistra” – l’Italia è un paese razzista – e un’altra “di destra” – chi spara ai negri, non è un razzista ma un matto – la questione dell’immigrazione di stranieri nella nostra società rimane cruciale. Per questo è di grande importanza la settimana che si apre, e che le Nazioni Unite hanno dedicato alla mobilitazione contro l’intolleranza e la segregazione. In Italia, a farsene promotore, è l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar). Già lunedì 18 alle 15:00, a Roma, nella Sala Polifunzionale del Dipartimento Pari Opportunità, si terrà un primo appuntamento dal titolo “Testimoni”. Una serie di conversazioni coordinate da Marino Sinibaldi con chi può documentare, in prima persona, gli effetti delle politiche di discriminazione. Un ebreo di ottantuno anni, fortunosamente sfuggito al rastrellamento del 16 ottobre 1943 nel ghetto di Roma, poi la lunga e così dolente e allo stesso tempo ricca storia di una famiglia rom di Lanciano, gli Spinelli, attraverso tre generazioni, a partire dalla detenzione del nonno nel campo di Rapulla – una delle tantissime strutture in cui vennero imprigionati rom e sinti italiani negli anni 40. Infine, l’Orchestra dei Braccianti di Cerignola, ensemble interamente composto da stranieri impiegati nell’agricoltura, in un settore e in un territorio dove domina il lavoro irregolare.

16mar/19Off

I semi dell’odio e i frutti velenosi della propaganda sull’invasione

Articolo di Luigi Manconi (repubblica 16.3.19) ”Non c’è prova che esista un’Internazionale armata sovranista, ma molte sono le tracce di contatti, di legami in corso, di incontri fatti e di collegamenti all’interno di un pulviscolo di nuclei e cellule”

“”A poche ore dagli attentati anti-islamici in Nuova Zelanda, emergono due opposte interpretazioni. Una “drammatizzante” che vede il manifestarsi di una vera e propria Internazionale armata sovranista che trova i suoi precedenti nel terrificante attentato del 2011 in Norvegia (77 morti), a opera di Anders Breivik e in quello, di più modeste proporzioni, di Luca Traini nel 2018 a Macerata (6 feriti). Il che farebbe prevedere il prossimo intensificarsi di atti di altrettanta efferatezza. Un’altra interpretazione è quella di tipo “tranquillizzante”: si tratta di fatti l’uno indipendente dall’altro distanti temporalmente e spazialmente, messi in atto da individui psicopatici. Questa tesi non è priva di qualche motivazione: Traini come Breivik come Brenton Tarrant appaiono personalità deliranti, dal quadro psichico alterato, che si esprimono attraverso farneticazioni. Ma giova ricordare che pressoché tutti i terroristi di notevole capacità operativa e di linguaggio privo di coerenza logico-intellettuale sono stati classificati come “casi psichiatrici” e, conseguentemente, sottovalutati.