«E’ ora che psicanalisi e neuroscienze collaborino»
Articolo di Nicla Panciera (Stampa 1.10.14)
""Indagando ogni aspetto della vita dell’uomo e dialogando con molte discipline diverse, le neuroscienze non potevano risparmiare la psicanalisi, che fornisce una spiegazione del comportamento umano, ma che con la ricerca delle sue basi biologiche condivide ben poco. Ora le prove di confronto tra i due approcci si sono intensificate, anche in seguito ai risultati di alcuni studi secondo i quali la psicoterapia provocherebbe significativi miglioramenti clinici e cambiamenti nella funzionalità del cervello. Un successo empirico che però non ne sancisce lo status di scienza. Tra i neuroscienziati che si sono occupati e hanno provato a definire il Sé - concetto cardine in psicoterapia - c’è Antonio Damasio, celebre anche presso il grande pubblico per l’impegno come scrittore.
E lo scienziato portoghese, alla guida del «Brain and Creativity Institute» della University of Southern California, è uno dei personaggi che interverranno domani a Riva del Garda, invitati proprio dalla Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia riunita in congresso dal 3 al 5 ottobre. La psicoterapia, infatti, non può ignorare gli avanzamenti delle neuroscienze. Corpo, empatia, plasticità cerebrale, linguaggio: sono molti i punti di contatto e di disaccordo tra scienza e psicanalisi. Eppure «non vedo scontro, ma cooperazione. La maggior parte degli sviluppi della scienza della mente e del cervello influenzeranno il modo in cui gli interventi terapeutici verranno concepiti e messi in pratica», spiega Damasio a «Tuttoscienze». «Gli aspetti psicosomatici della mente dovrebbero essere parte di un resoconto scientifico globale del complesso mente-cervello». Che i tempi siano maturi per una svolta nel rapporto tra neuroscienze e psicanalisi?""