“La Costituzione e’ antifascista Il capo leghista non lo capisce”
Intervista a Carlo Smuraglia di Filippo Femia (Stampa 24.4.19)
“”«Domani tutti dovrebbero essere in piazza a celebrare il 25 aprile. Purtroppo c’è ancora chi cerca di infangare la memoria». Nonostante i 95 anni Carlo Smuraglia, ex partigiano e presidente onorario dell’Anpi, si prepara a un tour de force per celebrare la Liberazione: stasera la fiaccolata a Torino, domani il corteo a Venezia che raggiungerà il ghetto ebraico. «Perché il Paese ha bisogno di ricordare e onorare chi perse la vita per il sogno di un’Italia libera e democratica».
Crede che i valori della Resistenza siano in pericolo?
«C’è chi vorrebbe cancellare la memoria. La Resistenza è stata una battaglia per liberare il nostro Paese dal nazi-fascismo e consegnarlo alla democrazia. Solo una minoranza non festeggerà il 25 aprile».
Fra questi, però, alcuni che guidano le istituzioni.
«Saranno centinaia di migliaia le persone in piazza per coltivare il ricordo del sacrificio di chi lottò per la libertà. Qualche ministro non ci sarà? Andare altrove è un segno di indifferenza. Ma ce ne faremo una ragione».
Anche il 25 aprile è diventato terreno di scontro nel governo giallo-verde.
«Credo che questo esecutivo abbia questioni ben più gravi da affrontare. Certo, se qualcuno delle istituzioni mette in discussione una festa ufficiale come la Liberazione, vuol dire che questo Paese ha un problema. Si immagina la Francia discutere sul 14 luglio? Impensabile».
Matteo Salvini ha parlato di «derby tra fascisti e rossi».
«Mi sorprende che un ministro della Repubblica non capisca il senso profondo del 25 aprile. Non esiste nessun derby: l’unica contrapposizione è tra democratici che credono nella costituzione e chi in altri valori».
Valori contrari alla Carta?
«Dico solo che Salvini non capisce che la costituzione è profondamente antifascista, non solo nella parte in cui vieta la riorganizzazione del partito di Mussolini. Il primo articolo dice che l’Italia è una repubblica democratica: la democrazia è il contrario del fascismo».
In passato il M5S non sempre è sceso in piazza per il 25 aprile, ora si è schierato con l’Anpi. Opportunità politica per sfidare Salvini?
«Non scendo nella polemica politica. I grillini hanno molte anime, non è un mistero. A me piace pensare che abbia prevalso quella più sana, rispettosa dei valori del 25 aprile. Di recente abbiamo presentato un libro per i 70 anni dell’Anpi e il presidente della Camera, Roberto Fico, ha pronunciato parole importanti sui valori della Resistenza. Certo, pensare che il M5S governi con la Lega è assurdo».
Chiede l’unità delle forze politiche ma in passato l’hanno accusata di fomentare le divisioni tra l’Anpi e la Brigata ebraica a Roma. In un’occasione anche i deportati sono stati insultati.
«Di recente ci sono stati incontri per riparare errori del passato. Mi auguro che questo strappo si possa ricucire».
L’attività dei gruppi neofascisti la preoccupa?
«Credo che il pericolo non esista. Ma in questo la scuola deve fare molto di più per garantire i giusti antidoti».
In che modo?
«La legge Scelba imponeva che la scuola si adoperasse per raccontare la barbarie del fascismo. Spesso ha fallito».
A Bonifati, in Calabria, Forza Nuova ha annunciato un corteo per ricordare i caduti di Salò. Cosa direbbe loro?
«Semplicemente che stanno commettendo un reato».
Quale sarebbe il 25 aprile ideale?
«Una giornata in cui il ministro dell’Interno e il governo dicano al Paese che è la festa di tutti e celebrare chi ha perso la vita sognando un’Italia libera».””