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10nov/21Off

Al via la rassegna “European dream. Il sogno di un’Europa patria dei diritti”

European dream - LocandinaSabato 20 novembre, con un incontro dedicato a Unione Europea e Afghanistan con la giornalista Barbara Schiavulli, prende il via “European dream. Il sogno di un’Europa patria dei diritti”, una rassegna itinerante di incontri dedicati alla cittadinanza europea e ai diritti civili, promosso da Arci Reggio Emilia e Iniziativa laica e realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna e la media-partnership di Left. Quattro dialoghi e uno spettacolo teatrale in programma da novembre a dicembre - ai quali si aggiungono cinque appuntamenti nelle scuole e un corso di formazione per giornalisti - per riflettere sul significato e sul valore della cittadinanza europea, basata sulla condivisione di quei valori e ideali di laicità, solidarietà e uguaglianza in grado di garantire la tutela e il pieno rispetto di tutti i cittadini.

Filo conduttore delle diverse attività che compongono il progetto è una riflessione sull’European dream, inteso come il luogo dove tutti e tutte possano vedere riconosciuti e realizzati i propri diritti e si realizzi una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tutti i cittadini e le cittadine, anche nel miglioramento del tenore di vita di tutti e tutte. Una riflessione a più voci, che vedrà tra gli ospiti Giovanni de Luna, Barbara Schiavulli, Guido Crainz, Patrizia Luongo, Federico Alessandro Amico, Massimo Storchi, Nela Lucic, Luca Leone e Tamara Cvetković.

Progettando questi appuntamenti – dice il presidente di Arci Reggio Emilia Daniele Catellani - abbiamo pensato che possiamo e dobbiamo ricostruire il sogno europeo, a partire dalla riaffermazione del protagonismo delle donne e degli uomini dell’Europa, per un’esaltazione del principio di cittadinanza attiva, importante strumento di scelta e cambiamento. Oggi l’acquisizione dei diritti e delle libertà può essere messa a rischio dai nazionalismi e dai populismi che hanno significativamente pervaso parte della società e delle istituzioni di molti Paesi europei. Noi siamo convinti che lEuropa, al contrario, sia la patria dei diritti umani, e chiunque metta piede in questa terra europea dovrebbe poterlo sperimentare”.

Il sogno europeo - dice la presidente di Iniziativa laica Simona Silvestri – rappresenta un ideale verso cui tendere, una comunanza di intenti fatta di uguaglianza, stato di diritto, rispetto della dignità dei diritti umani, che ancora oggi rischia di essere messa in discussione in molti Paesi dell’Unione. Come cittadine e cittadini, abbiamo un importane strumento per contrastare queste tendenze reazionarie e xenofobe, ed è la conoscenza e il pensiero critico, e ci auguriamo che questi incontri servano a rafforzare quegli strumenti con cui interpretare la realtà senza paura o pregiudizi”.
Tutti gli appuntamenti si svolgono in presenza, a ingresso gratuito con prenotazione consigliata. Per informazioni e prenotazioni scrivere a prenotazioni@giornatedellalaicita.com, indicando nome, cognome, numero di telefono e numero di posti che si intende riservare (massimo 4 a prenotazione).

Per accedere al luogo di svolgimento dell’incontro è necessario essere in possesso di Green Pass personale, da mostrare all’ingresso, e attenersi alle disposizioni vigenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria SARS-CoV-2.

GLI INCONTRI – Ad aprire la rassegna, sabato 20 novembre alle ore 17.30 al Binario49 (via Giuseppe Turri, 49), sarà l'appuntamento Focus Afghanistan: una storia di diritti negati con la reporter di guerra e direttrice di Radiobullets Barbara Schiavulli. Un approfondimento dedicato a quanto sta accadendo nel Paese dopo il ritorno dei talebani al potere, ora che i riflettori dei principali media internazionali si sono spenti, e per riflettere su quale ruolo potrà giocare l’Unione europea nell’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra, nel nome di quell’European dream fatto di pace, diritti e democrazia, che ne è il principio fondante. L’appuntamento è promosso in collaborazione con Binario49.

Giovedì 25 novembre, alle ore 21 al Teatro Metropolis di Bibbiano (via Gramsci, 4), in concomitanza con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, andrà in scena lo spettacolo Perchè io ho vinto con Nela Lucic e la regia di Luca Gaeta, adattamento teatrale dal libro Višegrad. L’odio, la morte, l’oblio di Luca Leone. Un progetto teatrale ispirato alla vicenda di Bakira Hasecic, vittima di stupro di guerra – insieme alle proprie figlie e a migliaia di donne in tutta la Bosnia Erzegovina – durante il conflitto del 1992-1995: una testimonianza di straordinario coraggio e di impegno civile per i diritti delle donne e contro le ingiustizie, per ricordare una immane tragedia consumatasi nel cuore dell’Europa. Al termine dello spettacolo è in programma un dialogo con lo scrittore e giornalista Luca Leone e con l’attivista e peacebuilder Tamara Cvetković. L’incontro è promosso in collaborazione con ISCOS Emilia-Romagna, Mondinsieme, E35, Istoreco, Cisl Emilia Centrale, Mirni Most, Infinito edizioni.

L’indomani, venerdì 26 novembre sempre alle 21, la rassegna si sposta a L’Altro Teatro di Cadelbosco di Sopra (Galleria Giuseppe Carretti, 2/a) per “Il sogno europeo, tra memoria, identità, futuro”, lectio dello storico Giovanni De Luna. Una riflessione su temi quali memoria, identità europea e futuro, per comprendere quali sono state le radici più profonde dell’European Dream e perché ancora oggi occorre ricordarle, a fronte di fenomeni quali la Brexit e l’avanzare dei nazionalismi più beceri, per mantenere viva quella comunanza di intenti concretizzatisi in un modello della convivenza civile basato sull’elaborazione di una memoria condivisa e sulla tutela dei diritti umani.

La rassegna prosegue a dicembre con due ulteriori incontri: il primo, in programma mercoledì 1 dicembre al Teatro San Prospero di Reggio Emilia (Via Guidelli, 5) e promosso in collaborazione con Istoreco, è un dialogo tra gli storici Guido Crainz e Massimo Storchi, a partire dalla presentazione del volume “Calendario civile europeo. Per un confronto di memorie e culture”, sull’identità collettiva europea.

Un nuovo incontro è in programma mercoledì 15 dicembre, ore 21 al Laboratorio Aperto (via Emilia San Pietro, 44/C) sul tema Ridurre le disuguaglianze: la sfida dell'Unione Europea con Patrizia Luongo del Forum Disuguaglianze Diversità e Federico Alessandro Amico, presidente della Commissione Parità e Diritti della Regione Emilia-Romagna.

FORMAZIONE PER I GIORNALISTI - Oltre agli incontri in cartellone, giovedì 18 novembre al Circolo Arci Bismantova è in programma un corso di formazione per giornalisti, dal titolo “Comunicare l’Europa in modo etico e deontologico, nell’epoca delle fake news” con i giornalisti Luca Misculin (Konrad - Il Post), Manuela Conte (capo ufficio stampa della Rappresentanza italiana della Commissione europea) e Paola Rosà (Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa). Un appuntamento dedicato ad approfondire i meccanismi che si nascondono dietro le campagne di disinformazione nei confronti dell’Unione Europea e delle sue politiche e gli strumenti per contrastare questi comportamenti e contrastare la sfiducia nei confronti dell’istituzione.

A SCUOLA DI EUROPA – Il progetto “European dream” prevede una importante appendice nelle scuole superiori di Reggio Emilia, con cinque incontri dedicati ai cittadini del futuro (e del presente), su singoli aspetti specifici, dalla nascita al funzionamento dell’Unione europea, al rapporto tra democrazie e democrature fino al tema dell’ambiente e della cittadinanza europea. Accanto ai percorsi di storia, si proporranno anche approfondimenti volti alla conoscenza delle Istituzioni europee e al relativo funzionamenti. Ad oggi sono circa mille gli studenti e 40 le classi che hanno aderito al progetto, appartenenti a cinque scuole tra Reggio e provincia.Gli incontri si svolgeranno in streaming, in orario di lezione, e vedranno la partecipazione di esperti e ricercatori, quali Chiara Torcianti diIstoreco Manuela Conte della Commissione europea, Caterina Ghobert e Lorenzo Ferrari diOsservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e Sara Segantin, scrittrice, alpinista e divulgatrice scientifica.

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