Accadde oggi: la notte di San Bartolomeo
1572 - A Parigi, nella notte tra il 23 e il 24, in occasione del matrimonio tra Margherita di Valois e il Principe protestante di Navarra, Enrico, la fazione cattolica si scatenò contro gli Ugonotti convenuti per i festeggiamenti, e diede inizio a un vero e proprio massacro con migliaia di morti. La Notte di San Bartolomeo è il nome con il quale è passato alla storia questo episodio, il più cruento e famoso delle lunghe guerre di religione che insanguinarono la Francia dal 1572 al ’98. (In fondo potrai vedere una sequenza del film "La regina Margot" che tratta degli eventi connessi con queste vicende)
All’epoca della strage, in Francia era reggente Caterina de’ Medici, moglie quarantenne del re di Francia morto in duello. Caterina aveva quattro figli maschi, tutti minorenni e due figlie femmine. Caterina si era trovata di fronte al problema sempre più difficile della convivenza tra cattolici e calvinisti, in piena ascesa in Francia (il termine Ugonotti è la storpiatura di una parola tedesca, confederati). La reggente aveva concesso libertà di culto molto ampie agli Ugonotti nel ’62, ma nello stesso anno a Vassy, piccolo centro urbano la comunità ugonotta fu massacrata dai cattolici (25 morti e 100 feriti). Da quell’episodio ebbe inizio una tragica serie di guerre civili tra le due confessioni religiose, rinfocolata da catene di vendette, dal sospetto, dall’intolleranza.
Per concretizzare il mantenimento della pace tra i due partiti religiosi, Caterina progettò il matrimonio tra la figlia maggiore Margherita di Valois e il principe protestante Enrico di Navarra, futuro re Enrico IV di Francia. Il matrimonio previsto non era accettato dai cattolici intransigenti né dal Papa, il quale, condannò apertamente la politica di conciliazione di Caterina.
Il matrimonio fu l'occasione della presenza a Parigi di un gran numero di nobili protestanti venuti a scortare il loro principe. Parigi era una città a grande maggioranza cattolica e le giornaliere predicazioni dei cappuccini aizzavano all'odio ed allo scandalo che il matrimonio di una cattolica con un «eretico» avrebbe provocato; il Parlamento di Parigi decise quindi che il matrimonio andava disertato. Il 22 agosto 1572, l'ammiraglio comandante delle forze protestanti Gaspard II de Coligny subì un attentato dal quale uscì soltanto ferito a un braccio. La storiografia non è riuscita a individuare con certezza i mandanti del tentato omicidio. Forse fu opera della stessa Caterina, pentita di avere spinto la politica di conciliazione fino al matrimonio “eretico”.
Con una monarchia che non controllava le grandi fazioni nobiliari cattoliche, nella notte di S. Bartolomeo si compì la strage. L'ammiraglio de Coligny fu ucciso nel suo letto e scaraventato dalla finestra; i corpi degli uccisi, trascinati per le strade, furono ammassati nel cortile del Louvre. Parte della popolazione, scoperta la strage al mattino, partecipò ai massacri che durarono diversi giorni, incoraggiati dai preti che incitarono a sterminare anche gli studenti stranieri e i librai, considerati tutti protestanti.
Il diciannovenne Enrico, futuro re di Francia, si salvò fortunosamente, ma dovette abiurare al protestantesimo e farsi cattolico (tornò poi al protestantesimo), mentre il massacro si estendeva ad altre città francesi. Proseguirono più guerre di religione fino al 1593, quando, morti tutti i figli maschi di Caterina, e quindi estintesi i Valois, mentre il re di Spagna avanzava pretese al trono, avendo sposato l’altra figlia di Caterina, il fronte cattolico si ruppe.
La successione passò ad Enrico di Navarra. Con un’ultima clamorosa abiura, egli abbracciò il cattolicesimo. Gli si attribuisce il famoso detto “Parigi val bene una messa”. Era un atto da re, che poneva la politica al disopra della follia religiosa. Anche Parigi si aprì al nuovo re che “pacificò religiosamente” la Francia, concedendo l’Editto di Nantes, atto di tolleranza e libertà di culto agli Ugonotti, che le lunghissime guerre avevano ridotto di numero e piazzeforti. Enrico, che aveva cambiato religione sei volte, considerando le questioni dinastiche e statuali come più significative di quelle religiose, finì pugnalato da un esaltato cattolico.
Bibliografia amplissima.
J. Delameaux - Storia della Riforma, Mursia
P. Chaunu - Les temps des réformes, Fayard
Dal romanzo di A. Dumas "La regina Margot" è stato tratto il film omonimo di Patrice Chéreau con Isabelle Adjani nella parte di Margherita di Valois e Virna Lisi in quella di Caterina de' Medici. Il film ha vinto il premio della giuria al Festival di Cannes del 1994.